Torniamo a fare il pane in casa

da | 22 Giu, 2021 | Alimentazione, Ricette

di Lucia Cuffaro

I momenti di pausa possono servire anche a questo: cercare antiche tradizioni che ci rendano più liberi, consapevoli e autosufficienti. E allora torniamo a fare il pane, per sfornare una pagnotta che sa di bellezza.
Non è un gesto da poco, può essere infatti qualcosa di rivoluzionario: se fatto con farine di grano antico integrali e semi integrali acquistate da piccoli ed etici produttori, al posto della bianca raffinata 00 o 0 che fa tanto male alla nostra salute.

E con la pasta madre, affinché sia sano, digeribile e in grado di arricchire la nostra flora batterica. Una pasta madre che si rigenera e si può donare agli altri, creando rete e comunità. Un pane fatto così dura più di una settimana, evita lo spreco e contrasta la tendenza di gettare nella spazzatura, dopo solo un giorno del supermercato. E allora….torniamo a fare il pane!

Per farlo serve solo qualche passaggio e il desiderio di mettere le mani in pasta.

La prima fase è chiamata “biga”, l’impasto preparatorio che serve per far riattivare il lievito madre. Si riempie di acqua tiepida il barattolo che contiene la pallina di pasta madre per ammorbidirla.
La si riversa in una ciotola con 200 g di farina bio e 400 ml di acqua, mescolando fino ad arrivare alla corposità di una pastella per fritti.
L’impasto, coperto da un canovaccio, va lasciato riposare 8-12 ore a temperatura ambiente, lontano dall’esposizione solare e da fonti di calore, per esempio, all’interno di un forno spento.
Questo tempo servirà alla pasta madre per riattivarsi; si aggiungono poi 400 g di farina. In questa fase è fondamentale ricordarsi di togliere una pallina da circa 100 g: sarà la pasta madre per la prossima panificazione.

Si prosegue impastando con mezzo cucchiaio di sale fino e 2 cucchiai di olio evo, fino a ottenere una palla soda e liscia.
Dovrà ora riposare per altre 4-6 ore sempre a temperatura ambiente.
Infine, si cuoce su una teglia oliata e in un forno preriscaldato a 215° per 10’ e poi a 180° per altri 40’.
Una volta sfornato, il pane va fatto raffreddare per alcune ore prima di essere mangiato. Risulterà una pagnotta croccante e gustosa.

 

Per avere altri consigli su come fare il pane leggi anche 

Il buon pane: regole d’oro e ricette

 

Create la pasta madre

La pasta madre contiene batteri e lieviti che permettono una lievitazione lenta, rendendo il cibo digeribile e sano.

Per autoprodurla basta miscelare 200 g di farina con 100-150 ml di acqua e un cucchiaino di miele bio. Questo serve a far partire la fermentazione, in quanto composto da zuccheri semplici più facilmente attaccabili dai microrganismi (in alternativa succo spremuto da uva/uvetta o mela).
Si impasta e si lascia riposare in una ciotola, si copre con un panno per 2 giorni a temperatura ambiente. Meglio se lontano da caloriferi e luce del sole.

Trascorso il tempo, si preleva da questo impasto base una pallina che pesa più o meno 200 g e si conserva in un altro barattolo (la parte dell’impasto che non serve si può usare per fare una pizzetta).
Si impasta questa pallina con gli stessi dosaggi di farina e acqua, senza miele, e si fa riposare per altre 48 ore sempre a temperatura ambiente. Questa procedura di “rinfresco” va ripetuta per almeno 2 settimane, ogni 2 giorni, finché l’impasto non sarà in grado di raddoppiare da solo il suo volume in circa 4-6 ore.

Terminato questo processo, la pasta madre è pronta!
Se ne conserva una pallina da 100 g in frigo, in un barattolo di vetro con il tappo poggiato sopra.
Andrà usata entro una settimana o congelata in freezer.
Forse ci vuole un pò di pazienza ma alla fine di renderete conto che vale la pena …forza allora, torniamo a fare il pane in casa!

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Cereali di ieri e di oggi

*Presidente del Movimento per la Decrescita Felice,
scrittrice e conduttrice dell’eco-rubrica televisiva
“Chi fa da sé” di Unomattina in Famiglia (Raiuno)

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