Tutti noi abbiamo degli automatismi mentali. Sono detti bias cognitivi e ci permettono di prendere decisioni in fretta e senza fatica. Peccato che nella maggior parte dei casi sono fondati su percezioni errate o deformate, su pregiudizi e ideologie. Per questo motivo ci portano a prendere decisioni sbagliate.
Il pensiero obliquo è un procedimento logorato e inefficace, che rischia di condurci in vicoli ciechi di nonsenso. Gli studiosi hanno individuato decine e decine di bias cognitivi, e ogni anno ne vengono scoperti di nuovi.
Ne analizzeremo alcuni, naturalmente corredandoli di alcuni consigli anti-bias:
Sconto iperbolico (hyperbolic discounting): E’ la propensione a scegliere sempre e comunque il piacere immediato rispetto alla felicità a lungo termine. Uno studio ha misurato che nella proposta di scegliere tra uno snack al cioccolato o un frutto il 74% degli intervistati sceglieva il frutto se la scelta era spostata nel futuro. Ben il 70% invece sceglieva lo snack se la scelta riguardava il momento presente
Anti-bias: Il nostro io-futuro sarà uguale al nostro io-presente se non impariamo a disciplinarci. Facciamo oggi le scelte per il bene del nostro futuro e non aspettiamo domani.
Errore dello scommettitore (gambler’s fallacy): Consiste nel ritenere che il futuro verificarsi di un evento casuale sia influenzato da ciò che è successo nel passato. Molti giocatori della roulette pensano che “debba” uscire il rosso perchè il nero è già uscito, non tenendo conto della casualità dell’evento.
Anti-bias: se la situazione volge al peggio, la miglior cosa da fare è volgere al meglio il resto.
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Euristica dell’influenza (affect heuristic): La nostra percezione della realtà è significativamente influenzata da ciò che desideriamo in quel dato momento. Uno studio ha chiesto agli intervistati di riconoscere alcune parole proiettate per una frazione di secondo sullo schermo: porta, torta, corta. Il primo gruppo ha individuato le 3 parole con una frequenza simile: il numero di persone che ha riconosciuto “porta” era più o meno lo stesso di chi ha riconosciuto torta e corta. Il secondo gruppo, invece nell’80% dei casi ha riconosciuto la parola “torta”. Le differenze tra i due gruppi? Il secondo gruppo era a digiuno, il primo aveva appena pranzato.
Anti-bias: non fate troppo affidamento sulle prime informazioni ricevute, rifletti invece su tutte quelle disponibili.
Bias della conferma: tendiamo a cercare e a prendere in considerazione solo notizie o pareri che confermano quello di cui siamo già convinti.
Anti-bias: non considerare le proprie opinioni personali come fatti o realtà assolute, ma solo come ipotesi. Metti sempre in dubbio quello che sai, come diceva Socrate: “chi più sà, più dubita”.
Bias facile e difficile: Si è più fiduciosi nelle situazioni che si ritiengono facili e sfiduciati in quelle difficili. Le nostre prestazioni sono influenzate da quello che pensiamo di noi stessi e delle nostre capacità.
Anti-bias: “che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione” affermava Henry Ford. Rimuovi te stesso dalla situazione prima di affrontarla e immagina cosa diresti ad un amico in quella stessa tua situazione, dopodichè applica il consiglio a te stesso!
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tratto dall’articolo “Perchè prendo decisioni sbagliate” della rivista Vita&Salute
edizione di Febbraio 2016, di Massimo Piovano (esperto di psicologia e comunicazione)