Mi metto a correre

da | 10 Set, 2021 | Fitness

di Gabriele Buracchi

  • Praticare un’attività fisica di movimento è sicuramente fonte di benefici per tutto l’organismo
  • Cosa preferiscono gli italiani
  • Circolano falsi miti su presunti rischi: ecco cosa dimostra la ricerca
  • Correre vuol dire imparare ad ascoltarsi, aumentando la consapevolezza sulle proprie condizioni fisiche

 

Negli anni è progressivamente aumentato il numero di persone che svolge una qualche attività fisica, Ma quali sono le attività preferite dagli italiani?
Secondo una recente ricerca svolta da un’azienda legata al mondo dell’attività fisica, la My Protein (https://www.myprotein.it/thezone/lifestyle/fitness-trend-quali-sono-quelli-piu-seguiti-in-italia/) che ha utilizzato dati messi a disposizione da Google, è stata stilata un’interessante classifica delle tendenze più seguite in Italia. Vediamo cosa è emerso.

 

La classifica dei preferiti

In Italia, la prima attività fisica di interesse non è il calcio ma la corsa, con un 25% di ricerche su Google legate allo svolgimento di questa attività fisica. Seguono yoga (18%), ciclismo (11%), ginnastica di vario tipo (10%).
Certamente la corsa in Italia ha radici profonde e forse una certa influenza è da attribuire anche a questioni climatiche che rendono la corsa in esterno più agevole che in altri paesi del nord.

 

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Le informazioni essenziali

Ma se si decide di cominciare a correre, che cos’è utile sapere per evitare errori?

  • Luoghi. Innanzitutto, è bene iniziare con una visita medica per essere certi di non avere problematiche di salute che possano sconsigliare questa o altre attività. Poi occorre valutare dove andare a correre. Chi vive in città farebbe bene a individuare un parco non troppo lontano da casa, correre e respirare lo smog a pieni polmoni non è la cosa più raccomandabile.
    Se la soluzione è complessa, si può pensare all’acquisto di un tapis roulant. Ne esistono di scarso ingombro e di costo limitato. Va detto che correre sul tapis roulant non è come correre all’esterno, dato che fatica e dispendio energetico saranno minori: basti pensare ai maggiori ostacoli e alle sollecitazioni cui si è sottoposti per strada.

 

  • Scarpe. Non facciamo l’errore di credere che per correre vada bene qualsiasi scarpa da ginnastica. Le calzature devono essere di tipo adatto, a seconda del tipo di percorso su cui abitualmente ci si allena, ma anche dalla propria struttura fisica. Quando le acquistiamo è bene fare molta attenzione alla loro comodità.

 

  • Abbigliamento. Si consigliano tessuti traspiranti, adeguati alla stagione. Una convinzione è che sudare aiuti a dimagrire, come se i liquidi del corpo o il tessuto grasso fossero la stessa cosa.

 

  •  Bevande. Correre, significa perdere molti liquidi; secondo alcuni studi, bere mezzo litro di acqua un’ora prima della corsa garantisce una corretta preparazione di base. Se si superano i 30 minuti di corsa è consigliato bere piccoli sorsi d’acqua ogni quarto d’ora per migliorare le prestazioni e avvertire un senso di benessere durante l’allenamento. È consigliabile optare per una bevanda idrosalina, ed è particolarmente utile reintegrare, durante e dopo la corsa, potassio e magnesio.

 

  • Cibo. Fondamentale sapersi alimentare in modo adeguata. Uno dei miti, purtroppo molto diffusi, è che l’alimentazione debba essere iperproteica e che si debba mangiare molta carne o magari sia necessario integrare con proteine in polvere.
    Prendiamo invece come riferimento di partenza la dieta mediterranea con un giusto apporto di carboidrati, grassi e proteine per mantenere il fisico in forma. Olio di oliva, frutta secca e frutta fresca, legumi, cereali integrali, verdura e pesce riducono l’affaticamento di fegato e reni. Molto importante la frutta secca: mandorle, noci, nocciole: contengono i grassi “buoni” che forniscono un ottimo apporto energetico e proteico.

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Quantità e fabbisogno energetico

L’alimentazione non può essere uguale nei giorni in cui si corre e in quelli in cui ci si riposa. A maggiori consumi devono corrispondere maggiori entrate energetiche. Nei giorni dedicati all’attività fisica aggiungeremo delle barrette, logicamente senza zucchero, da consumare con un certo anticipo.
Occorre inoltre stabilire il nostro fabbisogno energetico per impostare una corretta alimentazione. Lo si può fare con un semplice calcolo: La spesa energetica in Kcal è pari a 0.9 x km percorsi x kg di peso corporeo. Quindi, una persona di 70 Kg che corre per un chilometro consumerà: 0,9 x1x70 = 63 Kcal.

 

Ossa e articolazioni si logorano?

Un’altra bufala da smentire. Al contrario, uno studio durato 18 anni su corridori e non corridori della stessa età, ha dimostrato che chi corre abitualmente è meno esposto al rischio di artrosi alle ginocchia e ha un aumento di densità ossea. Alcuni sostengono che per correre sia indispensabile fare il pieno di carboidrati. Premesso che i carboidrati non devono mai mancare nella dieta di chi pratica una qualsiasi attività fisica, questo non significa abusarne.

È consigliabile un’alimentazione bilanciata, a base di frutta, verdura, cereali integrali, proteine e grassi buoni. Impariamo piuttosto ad ascoltare il nostro corpo, utilizzando la corsa per migliorare le condizioni fisiche e psichiche e non per trasformarla in un fattore di stress aggiuntivo.

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tratto dall’articolo “Mi metto a correre” della rivista Vita&Salute di Luglio-Agosto 2021

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