Tosse e raffreddore in questi periodi sono ancora all’ordine del giorno. Questi sintomi spesso corrispondono alle cosiddette “malattie da raffreddamento”.
Colpiscono maggiormente chi presenta un sistema immunitario meno preparato ad affrontare i microrganismi patogeni. E questo vuol dire una cosa fondamentale: noi abbiamo un ruolo importante per rinforzare le nostre difese.
È sempre più evidente dopo decenni di studi che il nostro benessere dipende da diversi fattori legati al nostro stile di vita e solo per una frazione minoritaria da condizionamenti genetici.
Raffreddore: da cosa partire
Dalla scelta di alimenti adatti per questa stagione, frutta e verdura in primis. La ragione è che, per esempio, gli agrumi offrono una ricca fonte di vitamina C. E poi, fondamentale è bere con regolarità acqua, tisane. Ma non tutto si risolve a tavola.
Lo stress indebolisce le difese immunitarie. Per cui fondamentale è saperlo gestire con un buon riposo, esercizio fisico e anche tecniche di meditazione. Un suggerimento utile è quello di esporsi quotidianamente alla luce naturale.
Non vi fate scoraggiare se il cielo è nuvoloso, i raggi solari produrranno il loro benefico effetto su umore, vitamina D e sistema immunitario.
Quanto conta l’igiene
Oramai, lo sappiamo, è diventata quasi un’ossessione. I microrganismi patogeni si diffondono più facilmente in luoghi molto frequentati. Quindi oltre a lavarsi con cura le mani, con acqua calda e detergente e mantenere ancora le distanze e mascherina. Ci sono altre regole da osservare per prevenire contagi. Come la pulizia, stoviglie, posate e bicchieri; e lavare con attenzione frutta e verdura.
Utile sul fronte naturale, tenere a portata di mano una bottiglietta di spray contenente qualche goccia di olio essenziale: mescolate con alcune gocce di alcol o di aceto, e poi acqua quanto basta per riempire il contenitore.
Potete usarla per disinfettarvi le mani quando siete fuori casa, o anche spruzzare qualche goccia sulla sciarpa o sul foulard per migliorare l’aria che respirate.
Raffreddore e idroterapia
Praticare l’idroterapia si rivela un eccellente allenamento per abituare il nostro corpo a reagire agli sbalzi termici. Sono davvero pratiche le docce alternate: cominciate con acqua calda e poi abbassate per breve tempo la temperatura. Alternatele, possibilmente per tre volte: bastano pochi secondi.
Oppure fate dei pediluvi alternati, immergendo i piedi prima in una bacinella con acqua molto calda e poi, brevemente, in una con acqua fresca o fredda. Alternate anche in questo caso più volte, iniziando sempre con il caldo (più prolungato) e terminando con il freddo (più breve).
E poi ci sono la sauna o il bagno a vapore, da praticare se possibile una volta alla settimana: aiutano a liberarsi dalle tossine che più facilmente si accumulano in inverno e allenano la nostra capacità a reagire alle variazioni di temperatura.
Se vuoi conoscere altri rimedi naturali visita la nostra sezione dedicata
Ai primi starnuti
Se arriva qualche starnuto e avvertite sintomi come testa annebbiata, dolori alla schiena o brividi, la cosa migliore è mettersi subito a riposo. E attuare alcune pratiche naturali. Vediamo quali.
- Appena arrivati a casa, preparatevi delle tisane calde: quella fatta con i fiori di tiglio, per esempio, vi aiuterà a sudare e a liberarvi in fretta dalle tossine.
- Mettete una borsa dell’acqua calda nel letto e caricatevi sopra tutti i piumoni e le coperte che avete.
- Nel frattempo, preparate un bagno caldo, magaricon l’aggiunta di qualche pugno di sale. Oppure fate un pediluvio, sempre molto caldo, ancora meglio a temperatura in graduale aumento. Poi, subito a letto ben coperti.
Anche nel caso di mal di gola, cercate di intervenire tempestivamente; ogni ritardo lascerà campo libero agli «invasori», facendo guadagnare loro terreno.
- Un ottimo rimedio di pronto soccorso è la tintura di propoli, spruzzata direttamente in gola; da ripetere ogni ora circa. Potete anche fare gargarismi con acqua e aceto di mele o acqua e sale marino integrale.
- Appena possibile, fatevi un impacco Kneipp alla gola: preparate due grandi fazzoletti di cotone e una sciarpa di lana. Piegate i fazzoletti in quattro per il lungo, bagnatene uno in acqua fresca, strizzatelo e appoggiatelo sulla gola. Sopra quest’ultimo, appoggiate il fazzoletto asciutto e poi avvolgete bene con la sciarpa.
- Tenete il tutto per almeno un’ora o anche per tutta la notte. L’importante è che non passi aria fredda durante il trattamento.
L’aumento di circolazione sanguigna nella zona trattata è benefico, lenisce l’infiammazione e combatte la diffusione dei microrganismi. Ripetete l’operazione alcune volte, anche quando il mal di gola è ormai cessato.
Pronto soccorso tosse e raffreddore
Se poi per varie ragioni, vi colpisce la tosse, arrivano in aiuto numerosi rimedi fitoterapici per curarla. Le cause alla base della tosse possono essere di varia natura e si dividono in cause esogene: inquinamento dell’aria, sostanze chimiche con cui si può entrare in contatto, fumo di sigaretta, inalazione di corpi estranei e attacchi infettivi sono responsabili dell’infiammazione della mucosa bronchiale, che per proteggersi produce muco e catarro.
L’organismo, a sua volta, reagisce con la tosse per liberarsi da queste secrezioni. cause meccaniche: la tosse può anche essere una risposta difensiva che serve a liberare le vie respiratorie dal cibo, che per sbaglio, entra nella trachea invece che nell’esofago; o dalla presenza di muco e catarro provocati da infiammazioni conseguenti eccessivi sforzi vocali o ipertrofie delle tonsille.
La tosse è a sua volta distinta in cronica, cioè frequente e abituale e può essere il sintomo di asma, disturbi del reflusso gastroesofageo, sinusite, allergie, bronchite, enfisema polmonare, problemi cardiaci, assunzione di medicinali (ACE-inibitori, beta-bloccanti) e gravi malattie genetiche. Invece la tosse acuta è il più delle volte provocata da un’infezione della condotta respiratoria dovuta a batteri, virus, microbi, responsabili del raffreddore comune, polmonite, pertosse e più raramente la tubercolosi.
Le principali piante che contrastano la tosse
- Issopo. Pianta ricca di flavonoidi, tannini, sostanze amare (marrubina). Si estrae un efficace olio essenziale, responsabile della maggior parte delle sue proprietà balsamiche ed espettoranti per le vie respiratorie. In fitoterapia si utilizza per sedare la tosse e gli attacchi d’asma, perché fluidifica e aiuta a eliminare il catarro soprattutto dei bronchi e dei polmoni.
- Polmonaria. Presenta particolari proprietà antinfiammatorie ed espettoranti, astringenti, lenitive, emollienti e diuretiche.
- Malva. Fiori e foglie, ricchi di mucillagini, offrono proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso che le proteggono da agenti irritanti.
- Lichene islandico. È utilizzato in fitoterapia per l’azione bechico, emolliente, antibiotica; amarotonica; antiemetica, in presenza di affezioni dell’apparato respiratorio; vomito incoercibile, mal d’auto,nausea della gravidanza, dispepsie.
- Erisimo. È definita anche “erba dei cantanti”, per l’azione antinfiammatoria e antisettica sulle vie respiratorie, in particolare il suo utilizzo è consigliato nel trattamento delle infiammazioni della gola, nei casi di afonia e disfonia, conseguente a laringite, faringite e tracheite. È un ottimo rimedio per la tosse di varia natura; e per lenire la secchezza o le infiammazioni delle gole dei fumatori, degli attori e di coloro che lavorano con la voce.
- Piantaggine. Ha proprietà bechiche, espettoranti, antibatteriche, antinfiammatorie, astringenti, ed è indicata per le infiammazioni della gola e delle vie respiratorie in genere, come tosse, catarro bronchiale, bronchite cronica, raffreddore da fieno, sinusite, e per le infiammazioni delle mucose della bocca e dell’apparato urogenitale.
Gestire il freddo e il caldo – Mantenete la temperatura ideale
Le temperature elevate dei riscaldamenti delle case o degli uffici possono diventare uno stress per l’organismo. Modificate quindi la temperatura (o chiedete gentilmente di poterlo fare, se in luoghi di lavoro), tra 16 e 20°C. Negli ambienti chiusi vestitevi in modo da poter togliere o mettere qualche capo di abbigliamento: il famoso metodo “a cipolla”.
All’aperto e di fronte a temperature rigide, coprite gola e testa: la dispersione termica è molto elevata, soprattutto a partire dal capo, soprattutto se non avete capelli folti. Dotatevi quindi di cappuccio e sciarpa, possibilmente di lana. I guanti sono efficaci, ma dipende dalle vostre abitudini; mentre i piedi vanno rigorosamente tenuti al caldo, sia all’aperto sianegli ambienti chiusi.
Perché questa particolare attenzione ai nostri piedi? Essi rappresentano un importante fattore di termoregolazione per il corpo umano e spesso vengono trascurati. Tenete conto che calzature strette o tacchi alti, come stivali stretti o con suola di gomma possono contribuire a
raffreddarli. Orientatevi su scarpe o stivali comodi e indossate calze calde.