Covid e glicemia

da | 19 Dic, 2021 | Medicina

Di Franco Berrino

Bisogna continuare a sottolineare l’importanza di mantenere efficiente il sistema immunitario per proteggerci dalle malattie infettive e quanto è importante il cibo che mangiamo. Un’alimentazione ricca di fibre (cereali integrali, legumi, semi oleaginosi, verdure e frutta) e povera di zucchero, farine raffinate, salumi e carni rosse riduce infatti lo stato infiammatorio e nutre i microbi buoni dell’intestino, che allenano il sistema immunitario.

Ma c’è un altro meccanismo con cui questo tipo di alimentazione protegge. Aiuta a tenere bassa la concentrazione di glucosio nel sangue. È ben dimostrato che il Coronavirus Sars-CoV2 infetta gravemente i vecchi (metà dei morti per Covid-19 aveva più di 80 anni), i diabetici (quasi metà dei morti per Covid-19, giovani o vecchi, era diabetico), gli obesi, gli ipertesi e i cardiopatici.

Le statistiche sull’invecchiamento mostrano che mediamente, a partire dai 30 anni, ogni decennio che passa la glicemia aumenta di circa 3 mg/dL. Obesi, ipertesi e cardiopatici, anche se non diabetici, hanno spesso la glicemia elevata. Oltre metà degli obesi, in particolare, ha la glicemia alta.1
È ragionevole ipotizzare, quindi, che livelli alti di glicemia possano essere il fattore che accomuna chi ha queste patologie associate a un maggior rischio di infezione e di morte.

 

 

Studi incrociati su Covid e glicemia 

Dodici studi clinici, di cui nove condotti in Cina su Covid e glicemia, confermano che la glicemia elevata (anche se non a livelli diabetici) è associata ad alta mortalità per Covid-19. La stessa osservazione era stata fatta nelle epidemie causate da due altri coronavirus, il Sars-CoV1 e il Mers. Anche una lieve iperglicemia aumentava la mortalità. Uno studio su 158 Paesi dove si conosce il consumo medio pro capite degli alimenti ha mostrato che dove si consumano più bevande zuccherate la mortalità per COVID-19 è maggiore.2

Ma qual è il meccanismo con cui la glicemia elevata aumenta la probabilità di infettarsi e la gravità della malattia?
Lo ha chiarito un articolo pubblicato il 28 Luglio 2021 da un gruppo di ricercatori dell’università di Losanna, che ha affrontato l’enorme massa di studi pubblicati sul virus Sars-CoV2 (240mila articoli scientifici) con l’aiuto di tecniche di intelligenza artificiale.3

Perché il virus possa attaccarsi ai recettori sulle nostre cellule (gli Ace-2) le sue proteine spike (le punte della corona del virus) devono essere glicosilate, cioè coniugate con catene di zuccheri che le stabilizzano. E tanto più alta è la glicemia tanto più facile è la glicosilazione. Anche i nostri recettori Ace-2 devono essere glicosilati per legarsi al virus e permettergli di entrare nelle cellule.

Il liquido surfactante che riveste gli alveoli polmonari, dove avvengono gli scambi gassosi, contiene varie sostanze che proteggono dai virus (lectine, lattoferrina, beta-difensina, proteine surfactanti) e contiene pochissimo glucosio (10-12 volte meno concentrato rispetto al plasma). In caso di iperglicemia, però, la concentrazione aumenta e il glucosio compete con il virus per legarsi alle proteine difensive, per cui il virus rimane libero di infettare.

La concentrazione di glucosio aumenta anche se aumenta la permeabilità dell’epitelio che riveste gli alveoli. Quando per esempio viene irritato dal tabacco, dal pm2,5 dell’inquinamento atmosferico, o in caso di bronchite cronica o asma.
È noto che chi fuma, chi vive in aree inquinate e i bronchitici cronici si ammalano di più di Covid19. Il glucosio, inoltre, riduce la capacità delle cellule dell’infiammazione (i granulociti neutrofili, i macrofagi) di inglobare e distruggere i virus.

 

 

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Che fare

Che lo zucchero abbia questo effetto è noto da mezzo secolo. Il glucosio, inoltre, aumenta la viscosità del liquido alveolare e bronchiolare e del muco. Quindi inceppa il meccanismo con cui i bronchi si liberano delle sostanze estranee, dei virus e dei batteri (le cellule ciliate che spostano il muco verso l’esterno).

Il metabolismo del glucosio in acido lattico, infine, aumenta l’acidità dell’ambiente alveolare. Il che attiva le proteasi che permettono al virus di fondersi con le membrane cellulari e far penetrare il suo Rna nelle cellule.

In definitiva, l’ambiente bronchioloalveolare non riesce a difendersi dal virus, che si moltiplica rapidamente causando la morte delle cellule e un’esagerata produzione di citochine infiammatorie. La tempesta citochinica che uccide il paziente.

Come tenere bassa la glicemia?
Bisogna evitare zucchero e altri dolcificanti, in particolare le bevande industriali. Oltre che le patate e le farine raffinate (pane bianco, prodotti da forno e di pasticceria tradizionale), limitare i grassi saturi (salumi, carni rosse, latte, burro, formaggi), che ostacolano il funzionamento dell’insulina.

E privilegiare, nell’alimentazione quotidiana, i cereali integrali, con legumi, semi oleaginosi, grassi vegetali e verdure, cibi che hanno un basso indice glicemico.4
È la stessa alimentazione che previene il diabete. Per proteggerci dal Covid-19 è bene quindi tener bassa la glicemia.

 


 

La Via di Berrino

La Grande Via è l’associazione fondata dal dottor Franco Berrino e dalla giornalista Enrica Bortolazzi.
L’associazione favorisce iniziative che promuovano la salute, il benessere e la longevità in salute, prevenire le malattie croniche e l’invecchiamento precoce. Oltre che aiutare a ristabilire lo stato di salute nelle persone colpite da patologie croniche associate a scorretti stili di vita.

I progressi scientifici nella terapia delle malattie infettive e croniche hanno portato a un prolungamento dell’aspettativa di vita media.  A fronte tuttavia di un alto prezzo da pagare. Uomini e donne vivono più a lungo, ma sono oppressi da numerose patologie croniche, degenerative e debilitanti, che impattano pesantemente sulla qualità di vita.

La ricerca scientifica ha comprovato che opportune scelte nutrizionali e programmi di esercizio fisico, associati a tecniche di respirazione e di meditazione, sono essenziali per prevenire l’accumulo di danno molecolare e cellulare. Quest’ultimo, nel tempo, conduce allo sviluppo di molteplici malattie croniche degenerative e al decadimento psicofisico.

La Grande Via è una sintesi dell’incontro di antiche e moderne sapienze sulla salute e la longevità. Si articola in tre vie principali: la via del cibo, la via del movimento, la via della ricerca interiore.

Lo strumento privilegiato con cui La Grande Via diffonde il suo messaggio di salute, buon senso e gioia di vivere è l’incontro diretto con persone di buona volontà. Corsi, conferenze e seminari residenziali sono le occasioni in cui è possibile sperimentare il cambiamento nella direzione di uno stile di vita equilibrato e felice.

 

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Riferimenti scientifici

1I valori “normali” della glicemia a digiuno stanno fra 70 e 110mg/dL. L’iperglicemia è definita diabete quando supera i 126mg/dL e si accompagna a un’emoglobina glicata superiore a 6,4%.
2 Abdulah DM, Hassan AB. Relation of Dietary Factors with Infection and Mortality Rates of COVID-19 across the World. J Nutr Health Aging. 2020;24(9):1011-1018.
3Logette E., Markram H et al. A machine-generated view of the role of blood glucose levels in the Severity of COVID-19. Front Public Health 2021
4 Nello studio dei 158 paesi (vedi nota 2) la mortalità è correlata positivamente alle bevande zuccherate e negativamente al consumo di legumi e verdure.

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