di Giuliana Lomazzi
“Il latte è indispensabile in menopausa per prevenire l’osteoporosi”. Non sembrano pensarla così gli ultimi studi.
Molto spesso si rimarca che il latte, grazie al suo elevato contenuto di calcio, è indispensabile in varie fasi della vita: nell’infanzia, per costruire ossa forti; nella terza età, per mantenere un’ossatura sana; e soprattutto nella menopausa, per prevenire l’osteoporosi.
Correlazione latte-osteoporosi. Lo studio svedese
Al contrario, sempre nuovi studi mostrano una realtà molto diversa. “Uno studio svedese di tipo osservazionale durato 20 anni, apparso nel 2010 sul British Medical Journal, ha permesso di registrare 22.000 decessi e fratture ossee, con una netta prevalenza tra le donne”, avverte la biologa nutrizionista Antonella Catenacci di Avigliano (PZ), esperta di nutrizione oncologica. Questi dati hanno spinto gli autori della ricerca a escludere un ruolo protettivo nei confronti delle fratture.
Il fatto è che il calcio, nonostante sia effettivamente presente, non viene fissato adeguatamente nelle ossa. “In realtà si ha un depauperamento dei depositi di questo minerale, perché il latte crea un ambiente acido che porta alla perdita di calcio nelle ossa. Inoltre, secondo le evidenze ricavate da studi su animali, lattosio e galattosio sarebbero i responsabili della veloce accelerazione dei meccanismi di senescenza”, prosegue l’esperta.
“Meglio dunque ridurre al minimo il consumo di latte”, avverte la biologa,
“non più di 2-3 volte alla settimana”.
Dove fare rifornimento di calcio?
Per non restare senza questo prezioso minerale si può puntare proficuamente sui cibi vegetali.
- vegetali a foglia verde, che contengono anche vitamina K, anch’essa importante per le ossa,
- cavoli, che secondo uno studio consentono un assorbimento ottimale del calcio, grazie alla sinergia dei minerali contenuti,
- alghe,
- fagioli,
- semi di sesamo.
Non meno importante è lo stile di vita: no a fumo e ad alcol, sì ad attività fisica commisurata in base alle proprie capacità e a una cauta esposizione al sole per assorbire la vitamina D.