Lezione 11 – Architettura delle scelte e paternalismo
Per indurre un cambiamento si può lavorare su tre diverse dimensioni. La prima è quella del paternalismo, che crea un cambiamento più immediato ma non duraturo in quanto la motivazione è strettamente estrinseca. Questa dimensione è quella delle leggi, sanzioni e regole. Può essere utile quando serve compiere un cambiamento rapido e relativamente economico a livello di risorse.
Si può poi agire sugli antecedenti ovvero sulla progettazione della presentazione degli stimoli. Questo è ambito di studio dell’architettura delle scelte che integra scienze cognitive, marketing e neuromarketing. Essa mira a rendere più attraente una scelta piuttosto che l’altra, ad esempio utilizzando promemoria, operazioni motivazionali e lavorando sui valori della persona.
Uno strumento che utilizza l’architettura delle scelte e il nudge, che significa spinta gentile. E’ un intervento utilizzato per semplificare le scelte e indirizzare le persone verso decisioni target. Ma sempre preservando la libertà di scelta e ha sempre carattere temporaneo. Tende quindi a rendere una scelta più semplice, meno dispendiosa a livello di energie e talvolta più divertente.
A tal proposito è importante citare la fun theory, ovvero una teoria che ritiene il divertimento un’attrattiva tale da indurre maggiormente una persona a produrre l’azione target. Si punta quindi a creare dei contesti divertenti che ci facciano prendere la decisione e le scelte in maniera inconvenzionale e simpatica.
In alcuni contesti abbiamo visto come l’architettura delle scelte possa ottenere risultati migliori del paternalismo. Ad esempio l’aeroporto di Copenaghen aveva un problema con i passeggeri che non rispettavano il divieto di fumo e buttavano le cicche di sigaretta a terra. Attraverso un intervento in cui si rendevano più visibili le aree fumo e la sostituzione dei cartelli di prescrizione con quelli che indicavano la direzione per le zone dove le sigarette erano ammesse hanno ottenuto risultati nettamente migliori.
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